Il 10 agosto 2021 la prestigiosa rivista scientifica The Lancet ha pubblicato un artícolo scientifico preprint (non peer reviewed) prodotto dal gruppo di ricerca clínica dell’università di Oxford intitolato “Transmission of SARS-CoV-2 Delta Variant Among Vaccinated Healthcare Workers, Vietnam” (it.: Trasmissione della variante delta del SARS-Co-2 tra gli operatori sanitari vaccinati, Vietnam”) . Vorrei sottolineare un dato presente in questo studio, dato che rischierebbe di passare inosservato, sebbene sia a dir poco allarmante:
gli individui vaccinati e successivamente contagiati dal virus SARS-CoV-2 nella sua variante delta hanno nelle loro narici una carica virale 251 volte superiore alla carica virale presente nei contagiati e non vaccinati nel periodo marzo-aprile 2020.
Pur moderando i sintomi dell’infezione, il vaccino consente agli individui vaccinati di trasportare cariche virali insolitamente elevate senza farli ammalare all’inizio, trasformandoli in potenziali super-diffusori asíntomàtici o presíntomàtici. Questo fenomeno potrebbe èssere la fonte delle scioccanti ondate di contàgio nonostante le campagne vaccinali massive (si pensi al caso di Israele per esempio).
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