a promemoria pubblichiamo un post del 11 marzo 2021
vedi il gruppo NESSUNA CORRELAZIONE
https://www.facebook.com/groups/864741324346892/permalink/870088120478879
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Davide Chiavegatti ha caricato un file.
Il secondo rapporto AIFA sulle vacc1nazioni.
Al 6 marzo 2021, le reazioni complessive sono 30.000, di cui gravi accertate 1.800,
ivi inclusi casi di morte direttamente correlati. La proporzione tra v@ccini e reazioni è 722 ogni 100,000, un bello 0,7%, roba che se fosse il vairus, saremmo tutti in zona rossa.
Calcolate poi che, avendo noi una v@cc1no vigilanza passiva, un numero enorme di casi non viene riportato, sia lievi che gravi.
Nella situazione nella quale siamo con questi "baccin1", ossia la fase 3, quella sperimentale, che è direttamente svolta sulla popolazione target, OGNI genere di evento dovrebbe essere riportato, magari anche con le prove o le note che la reazione non è correlata. Questo perché se la reazione, quale che sia, è temporalmente collegata al v@ccino, è solo dopo anni e dopo milioni di casi che sai se quella specifica reazione è "caratteristica" di quel v@ccino. O non lo è. MA, come abbiamo visto, neppure quelli che dovrebbero essere riportati finiscono nelle tabelle.
E mi viene in mente quella signora siciliana, deceduta ieri, per la quale l'autopsia ha riportato "infarto intestinale", il che mi ha rammentato i numerosissimi casi di invaginazione intestinale con esito fatale, riportato tra gli eventi avversi per cui vi è un nesso causale con le vacc1-nazioni.
Che quella povera donna sia morta di infarto intestinale, lo comprova l'autopsia, ma l'autopsia non ha cercato, perché non erano obbligati a farlo, le cause di quella crisi. Dunque l'autopsia, nel nostro caso, non ha stabilito nulla.
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